Incontri reali nella città di Giacomo
Secondo raduno del Club amici di Giacomo
Usciti dal virtuale per l’occasione, al termine del secondo
raduno del Club amici di Giacomo, avvenuto durante il fine settimana a
Recanati, i partecipanti si sono salutati senza nascondere l’emozione,
dandosi nuovamente appuntamento sulle pagine del social network FB, dove
è nato nel 2009, per opera della padovana dott.ssa Loretta Marcon.
Anche lì ritroveranno insieme il Poeta che tanto amano e che molti di
loro studiano da tempo.
Condividendo nelle bacheche personali post ricchi di pensieri, scambi, pareri, approfondimenti, partecipano alla giusta divulgazione del nostro recanatese più illustre. La divulgazione del pensiero leopardiano infatti è, in piena gratuità, il solo scopo del Club che vanta circa 1700 iscritti, passati al vaglio della stessa Marcon con scrupolosità e con il preciso intento di tener lontani, dannosi “inquinamenti”. Rischio probabile delle social catene lasciate al pressapochismo che caratterizza, troppo spesso, i gruppi aperti.
Incontri reali, quindi, nella città di Giacomo (gli amici amano chiamarlo semplicemente e familiarmente così!). Il primo avvenuto nel 2014 intitolato “Giacomo uno di noi” ci presentava un uomo con i nostri stessi dolori, gli stessi bisogni. Quello di quest’anno, facendo un passo in più, come dice la stessa Marcon, è un Giacomo di cui percepiamo il cuore, il “sentire”. Si può conoscere il suo pensiero anche attraverso altre strade, pur sempre col rigore di una informazione documentata. Un Leopardi che possa arrivare anche ai non letterati e agli accademici.
Il Club questo sta realizzando e nell’incontro recanatese 2016 ha posto al centro del comune “sentire”, un cuore ancor più grande, perché più immediato, più vicino e condiviso e compreso. Non solo, dunque, conoscenza dotta, chiusa in saggi polverosi, ma rinnovata comprensione nella modernità, universalmente riconosciuta, del pensiero leopardiano.
Un programma denso di appuntamenti quello proposto ai partecipanti, giunti da varie città.
Accolti dagli amici recanatesi che si sono resi disponibili a far loro da guida nei percorsi leopardiani, si sono ritrovati presso il CNSL. Dopo il saluto del Presidente Fabio Corvatta e dell’assessore alle culture Rita Soccio, la dott.ssa Loretta Marcon ha intrattenuto i presenti con la relazione “Per sentire un soliloquio. Giacomo e il cuore” e alle 21,30 presso l’Auditorium del Centro Mondiale della Poesia un abbraccio di musica e parole, confezionato magistralmente dalla fusione di Maestri come Alessandra Gattari (voce), Luca Mengoni (violino), Luca Verdicchio (pianoforte) e con la partecipazione straordinaria di Sergio Carlacchiani. Una serata all’insegna del buon gusto e della raffinatezza.
Nella mattinata successiva al CNSL la dott.ssa Barbara Foresti ci ha emozionato, accompagnandoci nel mondo delle paure ataviche con la relazione “Quest’ultima e profondissima parte e radice dell’animo e del cuor nostro…paure antiche e moderne nell’opera di Giacomo Leopardi”.
Giovane studiosa leopardiana, Barbara Foresti, laureata all’Università degli Studi di Bologna con un lavoro di analisi testuale riguardante il “Dialogo di un folletto e di uno gnomo” è dottore di ricerca presso il dipartimento di italianistica dell’Università di Firenze e collabora con varie riviste. Le sue ricerche si concentrano in particolare sulle fonti colte e popolari in letteratura: un argomento molto interessante per quanto riguarda il nostro Giacomo che sappiamo, secondo ciò che ci ha lasciato nei suoi scritti, essere molto legato alle tradizioni.
Entusiasmante la visita al Museo del Bambino e del Giocattolo di Ancona in cui la direttrice Gioia Prevetti, iscritta al Club amici di Giacomo, ha illustrato con emozionali narrazioni quanto è raccolto nei suggestivi locali che compongono una realtà tutta da gustare, ricordando. Nel rosso Teatrino del Guasco, tra luci ed ombre, la voce recitante di Amneris Ulderigi, accompagnata dall’armonia delle campane di Susanna Ricci di Ancona, ha reso omaggio a Loretta Marcon declamando alcune poesie dalla raccolta “La scatola di latta” della stessa Marcon. Presentato nell’occasione il libro-guida “Giacomo il favoloso” di Ermanno Andreoli: un percorso nella figura del Poeta recanatese, tra immagini e descrizioni di immediata lettura.
Un’atmosfera densa di partecipazione per gli amici del Club: foto, video, sguardi di simpatia e momenti da conservare e rivivere sulle pagine di FB, all’indomani di un evento che tanto “cuore” è costato alla comune amica di Padova a cui è un dovere della città di Recanati rivolgere un grazie per la passione che riesce a comunicare a coloro che respirano la poesia di Giacomo.
A lei dedichiamo con affetto un pensiero tratto dallo Zibaldone.59.
“L’amore è la vita e il principio vivificante della natura, come l’odio il principio distruggente e mortale. Le cose son fatte per amarsi scambievolmente, e la vita nasce da questo. Odiandosi, benchè molti odi sono anche naturali, ne nasce l’effetto contrario, cioè distruzioni scambievoli, e anche rodimento e consumazione interna dell’odiatore.”
Luciana Interlenghi
Condividendo nelle bacheche personali post ricchi di pensieri, scambi, pareri, approfondimenti, partecipano alla giusta divulgazione del nostro recanatese più illustre. La divulgazione del pensiero leopardiano infatti è, in piena gratuità, il solo scopo del Club che vanta circa 1700 iscritti, passati al vaglio della stessa Marcon con scrupolosità e con il preciso intento di tener lontani, dannosi “inquinamenti”. Rischio probabile delle social catene lasciate al pressapochismo che caratterizza, troppo spesso, i gruppi aperti.
Incontri reali, quindi, nella città di Giacomo (gli amici amano chiamarlo semplicemente e familiarmente così!). Il primo avvenuto nel 2014 intitolato “Giacomo uno di noi” ci presentava un uomo con i nostri stessi dolori, gli stessi bisogni. Quello di quest’anno, facendo un passo in più, come dice la stessa Marcon, è un Giacomo di cui percepiamo il cuore, il “sentire”. Si può conoscere il suo pensiero anche attraverso altre strade, pur sempre col rigore di una informazione documentata. Un Leopardi che possa arrivare anche ai non letterati e agli accademici.
Il Club questo sta realizzando e nell’incontro recanatese 2016 ha posto al centro del comune “sentire”, un cuore ancor più grande, perché più immediato, più vicino e condiviso e compreso. Non solo, dunque, conoscenza dotta, chiusa in saggi polverosi, ma rinnovata comprensione nella modernità, universalmente riconosciuta, del pensiero leopardiano.
Un programma denso di appuntamenti quello proposto ai partecipanti, giunti da varie città.
Accolti dagli amici recanatesi che si sono resi disponibili a far loro da guida nei percorsi leopardiani, si sono ritrovati presso il CNSL. Dopo il saluto del Presidente Fabio Corvatta e dell’assessore alle culture Rita Soccio, la dott.ssa Loretta Marcon ha intrattenuto i presenti con la relazione “Per sentire un soliloquio. Giacomo e il cuore” e alle 21,30 presso l’Auditorium del Centro Mondiale della Poesia un abbraccio di musica e parole, confezionato magistralmente dalla fusione di Maestri come Alessandra Gattari (voce), Luca Mengoni (violino), Luca Verdicchio (pianoforte) e con la partecipazione straordinaria di Sergio Carlacchiani. Una serata all’insegna del buon gusto e della raffinatezza.
Nella mattinata successiva al CNSL la dott.ssa Barbara Foresti ci ha emozionato, accompagnandoci nel mondo delle paure ataviche con la relazione “Quest’ultima e profondissima parte e radice dell’animo e del cuor nostro…paure antiche e moderne nell’opera di Giacomo Leopardi”.
Giovane studiosa leopardiana, Barbara Foresti, laureata all’Università degli Studi di Bologna con un lavoro di analisi testuale riguardante il “Dialogo di un folletto e di uno gnomo” è dottore di ricerca presso il dipartimento di italianistica dell’Università di Firenze e collabora con varie riviste. Le sue ricerche si concentrano in particolare sulle fonti colte e popolari in letteratura: un argomento molto interessante per quanto riguarda il nostro Giacomo che sappiamo, secondo ciò che ci ha lasciato nei suoi scritti, essere molto legato alle tradizioni.
Entusiasmante la visita al Museo del Bambino e del Giocattolo di Ancona in cui la direttrice Gioia Prevetti, iscritta al Club amici di Giacomo, ha illustrato con emozionali narrazioni quanto è raccolto nei suggestivi locali che compongono una realtà tutta da gustare, ricordando. Nel rosso Teatrino del Guasco, tra luci ed ombre, la voce recitante di Amneris Ulderigi, accompagnata dall’armonia delle campane di Susanna Ricci di Ancona, ha reso omaggio a Loretta Marcon declamando alcune poesie dalla raccolta “La scatola di latta” della stessa Marcon. Presentato nell’occasione il libro-guida “Giacomo il favoloso” di Ermanno Andreoli: un percorso nella figura del Poeta recanatese, tra immagini e descrizioni di immediata lettura.
Un’atmosfera densa di partecipazione per gli amici del Club: foto, video, sguardi di simpatia e momenti da conservare e rivivere sulle pagine di FB, all’indomani di un evento che tanto “cuore” è costato alla comune amica di Padova a cui è un dovere della città di Recanati rivolgere un grazie per la passione che riesce a comunicare a coloro che respirano la poesia di Giacomo.
A lei dedichiamo con affetto un pensiero tratto dallo Zibaldone.59.
“L’amore è la vita e il principio vivificante della natura, come l’odio il principio distruggente e mortale. Le cose son fatte per amarsi scambievolmente, e la vita nasce da questo. Odiandosi, benchè molti odi sono anche naturali, ne nasce l’effetto contrario, cioè distruzioni scambievoli, e anche rodimento e consumazione interna dell’odiatore.”
Luciana Interlenghi
Commenti
Posta un commento