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Visualizzazione dei post da 2018
Questa mattina mi sono svegliato con l'intento di cercare qualcosa tra me, il vetro e l'orizzonte, che sentivo ci fosse ... Ecco che mi sono messo a disegnare per cercare di materializzare ciò che era apparso alla mia anima... Sergio Carlacchiani 
    Self portrait TORNARE A DORMIRE Dico banalmente scrivendo mimando una verità inaudita stando assolutamente muto non mi manca la generosità è che nell'ostilità mi perdo nel disinteresse scompaio eppure come un gallo son condannato a cantare ad apparire nel dormiveglia a dare la dannata sveglia inconfessabile e sparire. Sergio Carlacchiani TORNARE A DORMIRE - Testo e voce di Sergio Carlacchiani
AVREI POTUTO DARE DI PIÙ Se dovessi scoprire tardi dopo la morte che finta o inutile o magari solo banale era la mia follia laggiù ci starei proprio male perché in tutta sincerità avrei potuto dare di più... Sergio Carlacchiani La foto che ritrae Karl Esse è opera di Gianfranco Mancini AVREI POTUTO DARE DI PIÙ - Testo e voce di Sergio Carlacchiani
PER EMULAZIONE Mi sento corresponsabile mi voglio denunciare con lucidità e fervore con spirito d'emulazione ma senza fanatismo senza falsa imitazione se uno muore in mare non dico uno in meno con il tipico cinismo di chi vuol conservare il proprio curato orticello non mi sento come quello che se ne frega beato al massimo alza le spalle a me veramente girano le palle arrossisco mi sento male mi vergogno del mio paese di quest' europa che galleggia mi sento anch'io uno stronzo quando do il meglio di me dicendo fra me e me che ci posso fare?... Se non m'indigno e piango e quanto meno non denuncio gridando forte la mia rabbia sono anch'io un criminale! Sergio Carlacchiani            PER EMULAZIONE - Testo e voce di Sergio Carlacchiani
FREQUENTO LA VITA Non appartengo all'utopico né al passato né al futuro non sono specialista non chiamatemi poeta o per semplificare artista pittore che usa le dita sono uomo schivo e duro che frequenta la vita. Karl Esse   La foto che ritrae Sergio Carlacchiani è opera di Gianfranco Mancini FREQUENTO LA VITA - Testo e voce di Karl Esse
Sto cercando giorno dopo giorno d'assorbire al meglio la capacità di morire. Sergio Carlacchiani La foto che ritrae Karl Esse è opera di Gianfranco Mancini  
Appunti sull’opera di Sergio Carlacchiani Postato il 1 ottobre 2016 Il prossimo 4 novembre 2016, presso la Sala degli affreschi di Palazzo Isimbardi di Milano, sarà presentata al pubblico la rivista “Fascicolo” Annual Edition 2016, che conterrà un articolo sulla performace dell’artista Sergio Carlacchiani realizzata lo scorso aprile. Il titolo dell’evento era: Disinquinamente, Sergio Carlacchiani 1993-2016, Pensare diVerso/Pattumiera poEtica. Nello stesso articolo sarà presente il pezzo “critico” che scrissi per l’amico Sergio e che ripropongo qui con lievi variazioni e aggiornamenti. Qualcosa va detto subito senza tergiversare: Sergio Carlacchiani è un grande artista multi-espressivo, extra-comunicativo, infra-disciplinare, trans-categoriale. Il suo percorso artistico (tuttora in fieri ) è stato fin qui lungo, complesso, leggendario anche (perché no!), ricco di amicizie “eccellenti”, denso di riconoscimenti pubblici (e privati), a volte de-p
Solitamente scherzo con la vita quando mi prendo sul serio. Sergio Carlacchiani La foto che ritrae Karl Esse è opera di Gianfranco Mancini
   L'immagine che ritrae Karl Esse è opera di Gianfranco Mancini   EPITAFFIO Quando penso alla piacevole fatica che faccio a rincorrere con la voce tutta la poesia e parte della letteratura mi viene di smettere prima di morirne per mancanza di fiato e forse di cuore ma poi questa punta di dolore fiorisce diventa profumata essenza che respiro e respirerò sempre anche dopo la mia terrena esistenza ... Sergio Carlacchiani  EPITAFFIO - Testo e voce di Sergio Carlacchiani
ACCECATO D'OMBRA Gli occhi nascosti accecati d'ombra mi cerco dentro muro dopo muro guardo il silenzio poi alzo il capo cerco l'orizzonte con cieco terrore penso sia reciso come l'amore. Sergio Carlacchiani  ACCECATO D'OMBRA - Testo e voce di Sergio Carlacchiani    
STRUGGENTE Tormento interiore che ti riveli struggente suono di chitarra passione e sentimento dolce e straziante del cuore distante alla ricerca delle mie dita ho fame di te questa notte il buio mi ronza attorno una stella morta sul soffito cenere disciolta in polvere di ricordi solo un bicchiere mezzo vuoto come un gatto mi fa compagnia l'anima mia volata chissà dove alla ricerca di chi non c'è più tu non sei la donna che ho amato sei speranza che non resta dolore che è restato rigurgito che si blocca in gola ricordo che divora pioggia di stelle fiato sotto le lenzuola sei parola da non pronunciare sei ancora sei ancora amore. Sergio Carlacchiani  STRUGGENTE - Testo e voce di Sergio Carlacchiani - Alla chitarra Daniele Cervigni    
  Dentro tutte le nostre ore si nascondeva un'ala di gabbiano tu l'hai vista e poi cucita sulla pelle e ne hai fatto il disegno d'un cielo nuovo. Adesso le ore sembrano volate come te che fremi e ti allontani. Mi fermo ad aspettarti su questo lungo molo solitario l'acqua stagnante e un vento strano compagni di viaggio. Affido al tempo decidere la tua rotta, quando verrai avrò una bianca barba e in mano la mancanza ma mi troverai qui allo stesso angolo di neve dove un giorno ti presi in braccio e tremavano le mani.   Paolo Parrini Paolo Parrini - Dentro tutte le nostre ore - Voce di Sergio Carlacchiani
Anche la povertà nudo mistero merita attenzione uno sguardo segreto che cela ammirazione. Sergio Carlacchiani   L'opera che ritrae Karl Esse è opera di Gianfranco Mancini  Anche la povertà - Testo e voce di Sergio Carlacchiani
Mi piace la storia in bocca soffocata in quell'istante preciso còlta dagl'occhi un'espressione rubata. Sergio Carlacchiani La foto che ritrae Karl Esse è opera di Gianfranco Mancini  Mi piace la storia in bocca soffocata - Testo e voce di Sergio Carlacchiani
IL MIO SORRISO È RARO Il mio sorriso è raro come un abbraccio vero più del denaro l'ho sempre voluto con parsimonia usare è un bene prezioso non lo voglio sperperare. Karl Esse   La foto ritrae Sergio Carlacchiani e Maria Luisa Fiori    IL MIO SORRISO È RARO - testo e voce di Karl Esse
La foto che ritrae Sergio Carlacchiani è opera di Gianfranco Mancini . Noi rari e semplici esseri umani sognatori poeti e artisti veri dovremmo avere in questa vita il coraggio di ricordare e riaffermare quegli antichi autentici valori in cui siamo stati cresciuti educati all'armonia dell'amore non dovrà mai mancare alla bellezza e alla poesia il nostro contributo di cuore. Karl Esse   Noi rari e semplici esseri umani - Testo e voce di Sergio Carlacchiani
I miei giorni senza peso sospesi a un filo volano in alto leggeri dal vento degli anni sospinti come acciaccati aquiloni. Sergio Carlacchiani I miei giorni senza peso - Testo e voce di Sergio Carlacchiani
Non perdo tempo generalmente a disperare a credere o sperare perlopiù vivo! Sergio Carlacchiani  Karl Esse (self portrait) Non perdo tempo generalmente - Testo e voce di Karl Esse
Il sorriso è l'istante beato l'umana luce che dischiude le porte dell'eterno paradiso. Sergio Carlacchiani Il sorriso è l'istante beato - Testo e voce di Sergio Carlacchiani  
Quando tutti dormono mi si sveglia la mente devo alzarmi e pensare scrivere o declamare fuori dal mondo essere prima dell'alba confessare quel che sono uno e tutti. Karl Esse   La foto che ritrae Sergio Carlacchiani è opera di Gianfranco Mancini Quando tutti dormono mi si sveglia la mente - Testo e voce di Karl Esse
Non amo essere ciò che non sono non voglio vicino a me presunti amici che non accettano l'onestà della mia miseria non sono un guitto ma persona seria . Sergio Carlacchiani La foto che ritrae Karl Esse è opera di Gianfranco Mancini  Non amo essere ciò che non sono - Testo e voce di Sergio Carlacchiani
2 Giugno 2018 FESTA DELLA REPUBBLICA La foto che mi ritrae è opera di Gianfranco Mancini ALL’ITALIA di Giacomo Leopardi      O patria mia, vedo le mura e gli archi e le colonne e i simulacri e l’erme torri degli avi nostri, ma la gloria non vedo, non vedo il lauro e il ferro ond’eran carchi i nostri padri antichi. Or fatta inerme, nuda la fronte e nudo il petto mostri. Oimè! quante ferite, che lividor, che sangue! oh, qual ti veggio, formosissima donna! Io chiedo al cielo e al mondo: — Dite, dite; chi la ridusse a tale? — E questo è peggio, che di catene ha carche ambe le braccia; sí che sparte le chiome e senza velo siede in terra negletta e sconsolata, nascondendo la faccia tra le ginocchia, e piange. — Piangi, ché ben hai donde, Italia mia, le genti a vincer nata e nella fausta sorte e nella ria.      Se fosser gli occhi tuoi due fonti vive, mai non potrebbe il pianto adeguarsi al tuo danno ed allo scorno; ché fos
La foto che mi ritrae è opera di Gianfranco Mancini LA MIA IRRISORIA ATTREZZATURA Scrivo facile per comprendere ed essere meglio compreso non voglio essere frainteso non voglio applausi o denaro quello che desidero solamente è di essere utile prezioso raro con poesia recitazione pittura arti che donano bellezza e pensiero fornire a questa vita d'ognuno dura con la mia irrisoria attrezzatura qualche sollievo vero. Sergio Carlacchiani LA MIA IRRISORIA ATTREZZATURA - Testo e voce di Sergio Carlacchiani
Raramente, forse come in questo caso,  l'allievo ( Karl Esse) supera il maestro ( Toni Servillo), vale la pena di congratularsi con se stessi,  per il buon lavoro svolto, buon ascolto... Karl Esse legge: Louis Jouvet (Medellin (Colombia) – ore tre del mattino – Aprile 1943)
La foto che mi ritrae è opera di Gianfranco Mancini UN ATTORE IN VOCE Vorrei essere un attore bravo trattato con rispetto anche se dopo trent'anni poco so di questo mestiere nemmeno la parte ormai uso la voce microfonata gl'occhi di fronte ai riflettori sempre meno parlo d'amore ho un grande cuore tenero e feroce triste allegro ironico so fare di tutto o meglio mi adatto ad ogni spirito alla superficie alla profondità ho sposato la poesia la bella vita in realtà della mia sensibilità faccio teatro o quel che di lui resta difronte il computer di lato alla finestra lo faccio accadere in maniera naturale il gesto non visto accompagna il testo ogni giorno nuovo che conduce alla conoscenza all'esperienza di nuove vite nuove voci da far risuonare con passione studiando andando per verso il flusso delle parole libere e scelte. Sergio Carlacchiani  Un attore in voce - Testo e voce di Sergio Carlacchiani  
  FINALMENTE VECCHIO Non sono in cerca di facili sorrisi non voglio essere obbligato a divertirmi il fine settimana non voglio passeggiare veloce correre o alzare pesi per stare in forma non voglio mangiare solo carne trovare un altro lavoro per acquistare l'auto nuova o la casa al mare amo viaggiare uscire dalla casa fortezza o prigione quando lo decido io quando l'autostrada è semivuota non voglio stressarmi per ammalarmi di cancro o morire di crepacuore non voglio essere schiavo del dolore dell'umore né di nient'altro né di nessuno so che posso continuare a sognare a immaginare una libertà decisa da me con consapevolezza voglio smarrirmi ritrovarmi sopra la terra con leggerezza obbligarmi con soddisfazione se è necessario per avere il piacere di non smettere d'imparare di sentire profondamente il senso dell'amore pregare in purgatorio in ginocchio chiedere scusa mai più quell'inferno non è la stessa cosa non sono in ce
La foto l'ho scattatata dal balcone di casa mia. DAL BALCONE Finalmente mattino il canto degli uccellini danno l'amabile sveglia l'ora esatta per me le 5 il sole bacia i miei occhi la fronte delle case il petto del mare quasi assenza di rumore è ancora presto per chi ha fatto tardi non per il gallo che fa il suo lavoro anche di sabato qua e là senza meta senza precisa direzione ecco le prime rondini rondoni balestrucci che fanno primavera qualcuno a cui piace predire afferma che rischiano sciaguratamente di scomparire il cielo e la campagna senza il loro svolazzare non sarebbero più così lieti ben disposti al giorno la prima frescura appena aperta la finestra s'è fatta sentire sulle guance presto lascerà il posto al caldo che dicono ci sarà anche domani rimani ancora serenità quando come ora in questa breve apparenza si sostanzia la felicità perché il cuore mio trema teme di ricoscerla? Stringerla a sé?.   Sergio Carlacchiani DAL BALCONE - Testo e v
La foto è opera di Gianfranco Mancini QUESTO SONO La mia vita di certo non è stata una passeggiata ho disdegnato sin da bambino la gita ho sempre preferito volare con il pensiero mi son stupito quando dall'alto son caduto mi son rialzato impolverato ho capito ho scrollato di dosso ogni particella di perché aiutato dalla pioggia e dal vento ogni sentimento d'umiltà ho cercato di farlo mio sa solo Dio se in realtà la mia anima gl'ho affidato ancora corro a perdifiato incontro la vita perché so che è un inestimabile dono sempre mi ricordo di chiedere perdono a tutto ciò che la mia insesibilità lede ho fede nell'amore il vero re in terra amo la semplicità la lealtà la pace detesto l'odio l'egoismo la guerra. Sergio Carlacchiani   QUESTO SONO - Testo e voce di Sergio Carlacchiani
   La foto è opera di Gianfranco Mancini APPUNTAMENTO CON IL NULLA Non vado mai all'incontro disattendo sempre con gioia il nulla se ne dispiace anzi s'incazza per dirla tutta ma perché insistere dico io nutriti delle tue facili vittorie non sai che sono un ostinato? Non sai che frequento solo taciturne solitudini? Karl Esse APPUNTAMENTO CON IL NULLA - Testo e voce di Karl Esse
ARTISTA DIVINO Post resurrezione essendo miracolo vivente la mia manifestazione tra la gente dovrebbe essere quella di stupire... Sergio Carlacchiani   La foto è opera di Gianfranco Mancini