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Visualizzazione dei post da ottobre, 2017
LA STENTATA VITA Il passar del tempo mi ha consumato ha cancellato ha portato via con sé quasi tutto di me del mio corpo rimane ben poco quattro ossa sbilenche… Lo sguardo no ancora dritto e vigile a scrutare benevolo sdentato l’orizzonte la prossima avventura della stentata vita che mi è stata donata. Karl Esse LA STENTATA VITA - Testo e voce di Karl Esse
La foto che ritrae Karl Esse davanti un suo dipinto, è opera di Gianfranco Mancini IL MIO VOLTO SCHIFATO Il mio volto schifato autorevole e profondo è serioso  sostenuto e severo  dicono accigliato tracciato di ombre ad oltranza i miei occhi un tempo celesti raramente si concedono alla luce della speranza. Karl Esse    IL MIO VOLTO SCHIFATO - Testo e voce di Karl Esse  
UNA SCIALUPPA A REMI Che il buon Dio dalla sua infinita imbarcazione celeste getti per amore una scialuppa a remi così che io possa salvarmi da questa terra inondata dal male indegno al cielo collegarmi espiando. Karl Esse UNA SCIALUPPA A REMI - Testo e voce di Karl Esse  
PENSIERI SEPOLCRALI Di una brusca inaspettata fottuta lite cosa resta? Questo scuro ornamento al viso cordoglio funereo pianto e accoramento confusione afflizione abbattimento disillusione inquietudine mestizia sepolcrale. Karl Esse  PENSIERI SEPOLCRALI - Testo e voce di Sergio Carlacchiani alias Karl Esse
SEGRETA DIVINA Soltanto io posso vederti dentro per come bella sei amore mio più della sera quando si fa buio più della notte che sopraggiungerà i lampioni s'accendono per guardarti il mare ti saluta con le onde ti confonde dal treno il viaggiatore il controllore fa lo stesso errore non sei triste né solitaria sei la mia sirena ultraterrena nessuno può vederti mentre sfili davanti al cielo non esibendoti inconsapevole sei festevole silenzio quando passeggi per strada sei quella segreta divina in passerella. Karl Esse SEGRETA DIVINA - Testo e voce di Karl Esse  
Il giorno vuole  il diuturno amare l'amore la notte  per sognare... Karl Esse
SE TI RIFIUTI DI SUONARE Non si accorda più con me non ne vuol più sapere il pianoforte dell'anima si rifiuta di suonare me lo ha comunicato sbuffando come fosse un organo dimenticato "soffro di solitudine sono malinconico confuso lo vuoi capire? " I tasti induriti svuotati come se l'avesse rubato violentato fatto suo questa assurda discoteca di mondo gli dico: " È una sciocchezza intollerabile abbandonarsi al silenzio del caos ma come? E poi perché? Una viltà da parte tua che non mi sarei mai aspettato! Non ricordi quanto dolore? Non lo abbiamo lenito insieme?" " Esistenza non corrisponde a coerenza" mi risponde sopra un lago di lacrime... E allora grido grido sempre più forte: "Cosa vuoi dire? Non ti sento! Dai un senso a questo flagellante silenzio! Suona Suona perdio! " Tutto dentro è così assurdo una lenta tortura che non si fa capire fredde e desolate
  UNO SPIRAGLIO DI LUCE Ogni porta della mia vita che devo varcare sempre è abitata dalla croce all'ingresso c'è buio pesto ma se resisto e guardo in alto trovo presto un angelo uno spiraglio di luce ... Karl Esse      UNO SPIRAGLIO DI LUCE - Testo e voce: Karl Esse      
LA FUGA DEL TEMPO Da un po' su e giù per la mente uno strano pensiero mi circolava ho provato allora a chiudere il rubinetto del tempo dapprima gocciolava ma ora che la guarnizione è veramente logora come darle torto sinceramente non so quanti anni ho davvero se son vivo o son già morto. Karl Esse LA FUGA DEL TEMPO - testo e voce di Karl Esse
ALLA MIA POESIA PIACE ESSERE FUGA DI VIA La mia poesia si guarda intorno cerca di sentire su di sé di raccontare la verità assediante che dicono non si veda suscita perlopiù diffidenza l'apparenza sempre inganna esternizza semplifica volgarizza la mia poesia si preoccupa usa parole forti che dipinge non sorride quasi mai spesso si compiace si sostenta di superficie scava caverne di silenzio spelonche dove vivere se ne frega spesso dell' ingombrante io del risultare triste perlopiù se piove non è un ombrello non è concepita per ripare non lo ritiene necessario il sospiro di sollievo? Sì a volte lo fa anche tirare non crede ai miracoli tuttavia nonostante sia come si sente predilige non essere poesia quella colta dei sapienti piace essere contraria fuga di via. Karl Esse ALLA MIA POESIA PIACE ESSERE FUGA DI VIA - Testo e voce di Karl Esse
COMPAGNA SOLITUDINE Compagna solitudine che più del sonno vieni a farmi compagnia più dei libri più della parola mi offri in dono il privilegio di essere me stesso fuori dal giro futile delle abitudinarie relazioni che nudo finalmente mi fai scoprire l'anima mia così sofferente e nascosta che arrivi per aprirmi guardarmi dentro e rinnovarmi la tua saggezza viene dal silenzio dal buio che attraversi che superi senza imbarazzo non ho paura di te ti abbraccio sorella mi commuove la tua vicinanza altro che colmare un vuoto questa intimità emotiva è altro che supplizio ho imparato ad amarti con te ritrovo il vero ritmo del tempo quello che scolpisce il senso profondo delle cose. Karl Esse  COMPAGNA SOLITUDINE - Testo e voce di Karl Esse
PAPÀ Papà continua a non darmi carezze o stupide e inutili certezze continua a non spalancarmi porte a non svelarmi nascondii segreti continua a non avere compassione continua a non cercare giustizia per me so che hai un cuore anche tu che sei stato picchiato dalla vita che hai lacrimato e brancolato nel buio non confidarti proprio adesso che senti sia l'ora di andarsene non credere in Dio ti assolverà lo stesso "tutto ormai è deciso" insisti tu "il corpo ha quasi finito di fare le valigie" la rimembranza è l'inizio del viaggio abbraccerai finalmente la pace tu non hai veduto mai l'immenso Dio io baderò come sempre a me ora che per la prima volta lo pensi ti accoglierà con le trombe degli angeli lascerai l'ingrata terra senza un saluto Lui in persona ti consegnerà le chiavi del tuo nuovo appartamento celeste sì perché nonostante i mille peccati so che la tua anima è rimasta negli anni ancora rilucente della tua povertà
NON AMO NASCONDERE L' ETÀ L' età non si misura con i capelli appena tinti cancellando le rughe o peggio ancora esibendo mano nelle mano un'avvenente fichetta non amo nascondere l'età tra poco spero senza fretta avrò sessant' anni di certo non sono affatto giovane mi sento anziano al contrario ho vissuto tanto intensamente lottando sempre con l'orario sono in pace con me corpo e mente senza oltraggio mi auguro serenamente di continuare il viaggio. Karl Esse https://youtu.be/kcGyjmy_w7c La foto che mi ritrae è opera di Gianfranco Mancini , il phon che ancora uso, fu regalo della mia indimenticabile amica, Alda Merini.
Cerco nella cassapanca della memoria https://youtu.be/RpwhH9tbr-s   Cerco nella cassapanca della memoria qualche cianfrusaglia che mi ricordi il passato che mi era tanto caro che più non rammento un po'di squaglio di cioccolata dove tuffare dentro naso e bocca dopo tutta notte a 40 sotto zero... non apprezzo il ritmo frenetico della città desidererei tornare a quella lentezza delle ore dove prima di cominciare ogni cosa mi facevo il segno della croce.   Sergio Carlacchiani
NON MI DEFINISCO Non mi definisco non ho bisogno di definirmi non voglio che mi definiscano sono quello che sono per chi mi conosce quel che sarò per chi non mi conosce e vorrà conoscermi definirsi significa orientarsi ma soprattutto orientare io vorrei continuare a sorpendermi di me ancora sorprendere te. Karl Esse https://youtu.be/72clO5MZ2Qo    
NON MI DEFINISCO Non mi definisco non ho bisogno di definirmi non voglio che mi definiscano sono quello che sono per chi mi conosce quel che sarò per chi non mi conosce e vorrà conoscermi definirsi significa orientarsi ma soprattutto orientare io vorrei continuare a sorpendermi di me ancora sorprendere te. Karl Esse https://youtu.be/72clO5MZ2Qo     L'immagine che mi ritrae è opera di Gianfranco Mancini
                                         Omaggio a una delle poetesse che amo di più.
Nell' anniversario della sua morte come non omaggiare un vero genio che morì disperato e povero...
Non sono un qualunquista qualunque... Karl Esse
           Pubblicato il: 13 giugno, 2012 Nuovo CD con i canti letti da Carlacchiani:i canti leopardiani per la prima volta interpretati da un conterraneo del poeta Un giovedì (14 giugno) dedicato alla poesia di Giacomo Leopardi Due importanti appuntamenti con la poesia del Poeta sono previsti per giovedì prossimo 14 giugno al Centro Studi Leopardiani di Recanati. Le iniziative si apriranno alle 17,30 con la consegna del premio speciale “Giacomo Leopardi 2012” all’ insigne poeta, studioso ed editore statunitense Jonathan Galassi per aver promosso, con l’edizione dei Canti di Leopardi tradotti in inglese, la conoscenza dell’opera del Poeta recanatese negli Stati Uniti d’America e in tutto il mondo anglofono. L’opera tradotta da Jonathan Galassi è entrata nella classifica dei “migliori cento libri” pubblicata dal “New York Times”. Una notizia che ha avuto larga risonanza nella stampa internazionale, una lieta sorpresa che lascia supporre la possibile presenza del poeta Giacomo Leopardi
Oggi mi è capitato mentre " sfogliavo " internet.... Pubblicato il: 13 giugno, 2012 Nuovo CD con i canti letti da Carlacchiani:i canti leopardiani per la prima volta interpretati da un conterraneo del poeta Un giovedì (14 giugno) dedicato alla poesia di Giacomo Leopardi Due importanti appuntamenti con la poesia del Poeta sono previsti per giovedì prossimo 14 giugno al Centro Studi Leopardiani di Recanati. Le iniziative si apriranno alle 17,30 con la consegna del premio speciale “Giacomo Leopardi 2012” all’ insigne poeta, studioso ed editore statunitense Jonathan Galassi per aver promosso, con l’edizione dei Canti di Leopardi tradotti in inglese, la conoscenza dell’opera del Poeta recanatese negli Stati Uniti d’America e in tutto il mondo anglofono. L’opera tradotta da Jonathan Galassi è entrata nella classifica dei “migliori cento libri” pubblicata dal “New York Times”. Una notizia che ha avuto larga risonanza nella stampa internazionale, una lieta sorpresa che lascia sup