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Visualizzazione dei post da aprile, 2017
IL POSTINO Per quanto ti possa sembrare incredibile porto posta di poeta nessuno mi paga la leggo a voce alta per te e te la lascio lì ascoltala subito il mondo ti sembrerà di Verso... Karl Esse  IL POSTINO - Testo e voce: Karl Esse
Sono sempre stati strani i miei approcci giovanili con le belle ragazze ricordo a Milano in un party ne avvicinai una strepitosa si chiamava non ricordo aveva gli occhi non a mandorla mi piaceva e io le piacevo ero un attore con un certo fascino allora le domandai senza preamboli se fosse stata disposta a farmi un massaggio Shiatsu rispose che non lo sapeva fare dissi che nemmeno io sapevo recitare poesie d'amore. Karl Esse Sono sempre stati strani - Testo e voce: Karl Esse
Questo è il dipinto ( era di colore più chiaro, con riflessi madreperlacei, dorati e argentei, più bello di come qui si mostra) che ieri ha lasciato per sempre la mia casa. La sua nuova proprietaria mi ha mostrato tutta la sua sensibilità e passione per quest'opera, quindi so che da lei troverà un'ottima collocazione e sarà guardata da tanti altri occhi, con stupore e ammirazione. Karl Esse
Ecco bene spiegato perché non mangio carne ...   ( Interpretazione tratta dalla mia Antologia della Poesia e della Letteratura ad Alta Voce) sergio-carlacchiani.blogspot.com (oppure su ricerca google digitare: Sergio Carlacchiani ARGOMENTI) Gian Mario Villalta - Coniglietto - Voce: Karl Esse
Questa opera di straordinaria bellezza di proprietà del sign... eseguita da Sergio Pitti nel 1986 s'intitolava 25 Aprile.
Particolare del dipinto intitolato " LA CASA DEGLI SPETTRI ",   realizzato da Karl Esse nel 2001.
" Non voglio governare né conquistare nessuno, vorrei soltanto aiutare tutti, se è possibile ... "                      Charlie Chaplin " Discorso all'Umanità " Interprete Sergio Carlacchiani
ROSA SCHIACCIATA Ho strappato dal mio cuore l'ultima rosa per te palpita ancora è profumata come una volta respirala riponila poi a vivere di memoria schiacciata così dentro la nostra storia quel libro che scrissi una bara ... Karl Esse  
                                                       SPLENDESSERO LANTERNE Splendessero lanterne, il sacro volto, Preso in un ottagono d’insolita luce, Avvizzirebbe, e il giovane amoroso Esiterebbe, prima di perdere la grazia. I lineamenti, nel loro buio segreto, Sono di carne, ma fate entrare il falso giorno E dalle labbra le cadrà stinto pigmento, La tela della mummia mostrerà un antico seno. Mi fu detto: ragiona con il cuore; Ma il cuore, come la testa, è un’inutile guida. Mi fu detto: ragiona con il polso; Ma, quando affretta, àltero il passo delle azioni Finché il tetto ed i campi si livellano, uguali, Cosí rapido fuggo, sfidando il tempo, calmo gentiluomo Che dimena la barba al vento egiziano.   Ho udito molti anni di parole, e molti anni Dovrebbero portare un mutamento. La palla che lanciai giocando nel parco Non è ancora scesa al suolo. Dylan Thomas                        Dylan Thomas - SPLENDESSERO LANTERNE - Legge: Karl
Un ribaltamento continuo… Questa mattina un ribaltamento continuo tra nubi e sole una lotta senza gambe greco-romana OLIMPICA! Karl Esse                                   “ Un ribaltamento continuo… “- Testo e voce: Karl Esse
LA RETE CHE USO A volte dopo una notte insonne vissuta per la pesca sento d'aver usato bene il mio tempo quando nella rete restano poesie di poeti lontani a me sconosciuti che leggo declamo eppoi contento li riaffido a lei al mare al vento. Karl Esse -------------------------------------------------------------                      In un paese d’infanzia ritrovata in lacrime, In una città di morti battiti di cuore (Battiti dal frastuono cullante, Battiti d’ala degli uccelli nunzi di morte, Sciabordii d’ala nera sulle morte acque). In un passato fuori dal tempo, in preda a sortilegio, I cari occhi a lutto dell’amore ardono ancora Di un fuoco lento di rosso minerale, di un triste sortilegio; In un paese d’infanzia ritrovata in lacrime… – Ma il giorno piove sulla vacuità di tutto. Perché mi hai sorriso nell’antica luce? E perché, e come avete
Un prezioso frammento del concerto tenutosi il 15 aprile 2016 presso il Centro Mondiale della Poesia in Recanati, nel quale è stata ospitata la mia voce recitante.   Sergio Carlacchiani - Voce recitante   Luca Mengoni - Violino Luca Verdicchio - Pianoforte Alessandra Gattari - Soprano Una preziosa "scheggia" del concerto tenutosi il 15 aprile 2016 presso il Centro Mondiale della Poesia in Recanati, in occasione del 2° Incontro del Club amici di Giacomo (Leopardi) curato dalla sua ideatrice, la ricercatrice e studiosa del poeta, Loretta Marcon.   L'attore Sergio Carlacchiani declama "La sera del dì di festa di festa" di Leopardi, mentre la voce del soprano Alessandra Gattari esegue "Morgen" di Richard Strauss. Accompagnati al violino dal Maestro Luca Mengoni e dal pianoforte del Maestro Luca Verdiccchio. Una "carezza" deliziosamente offerta dai bravissimi Artisti a quanti hanno partecipato al convegno del Club
" Vaso surrealista con fiori" Opera di Karl Esse, anno 2002
RigoPiano una carcassa che non suona che nel suo silente abbandono ancora silenziosamente grida ma ormai nessuno s'aggira lassù o sembra voglia ascoltare + Karl Esse RigoPiano - Testo e voce di Karl Esse
E i capolavori possono essere anche umani, ovvero, per esempio alcuni artisti, che come i loro manufatti dovrebbero essere apprezzati e conservati in vita il più possibile. 
Mi dispiace tanto...  I poeti, quando se ne vanno, non fanno rumore... G. B. Squarotti "una poesia, in ricordo - Sulla terrazza davanti alla luce ..." Voce: Karl Esse 
“So che presto, a forza di declamare i poeti… “ Voce e testo: Karl Esse    So che presto a forza di declamare i poeti perderò quasi la voce sarà un segno del destino dopo aver umilmente servito diventare muto. Karl Esse
Condivido questa importante foto dell'amico Gianfranco Mancini che ci rammenta la ferita, il dolore, la passione, della popolazione marchigiana, colpita dal sisma. Curiosità, quei piedi uniti, come sulla croce, sono i miei. sergio-carlacchiani.blogspot.com DIARIO 2017 Pagina 10 Aprile I miei occhi sui Sibillini Lunedì di Passione Questo progetto della passione, lo avevamo iniziato insieme, con L'artista poeta Sergio Carlacchiani , lo scorso anno, per dare una nostra lettura al sacrificio della Croce come simbologia di una nuova rinascita. L'uomo che ritorna ad essere nudo. E per questa settimana della passione, ho inteso coagulare questo simbolismo con la tragedia del terremoto che, rimette l'uomo di fronte alla forza energetica di madre natura. E la stessa, rimette a nudo l'uomo e ci chiede di rincominciare, sapendo che la natura è materia viva e si muove senza preavviso. Oggi ci sono strumenti per evitare catastrofi, se riusciamo a convivere ri
Grazie, signor Belli Tullio, per il suo coraggio, per la sua dignità, per la fierezza di essere un UOMO che sa e sa resistere ... Grazie, Gianfranco Mancini.
EUGENIO MONTALE : PORTAMI IL GIRASOLE – Voce: Karl Esse   
Da qualche anno sono un'anima solo in ombra non mi vedo non mi sento + Karl Esse KARL ESSE Self portrait  
Mi madre, quand' ero piccolino mi diceva sempre: "amato figlio mio, tu mi fai disperare, porti le corna!" KARL ESSE Self portrait...
Deludenti lo sono sempre quelli che sono, o perlomeno quelli che cercano, con tutte le loro forze, di essere, di essere ciò che sono e vorrebbero essere. Karl Esse Nel foto di Sergio Carlacchiani: Karl Esse
LA MENTE CHE CHIUSO HA LE PORTE... Dal prima presente ancora all'assente futuro che sia non fa a meno della guerra la sovrana morte la mente che chiuso ha le porte alla bellezza e alla poesia. Karl Esse 
                                        " La Celeste Signora "  Dipinto di Karl Esse
... e se un giorno tu dovessi diventare altro che bellezza invecchiassi come tutte se persino ti mancasse il volto e la bocca dal corpo tuo magico uscirebbe comunque quell' acuto infinito sarei innamorato di te come sempre saresti la sola melodia soffio eterno anima mia. Karl Esse “ ... e se un giorno “ - Voce e testo: Karl Esse  
Torquato Tasso "La Gerusalemme Liberata" dal Canto I " Canto l'armi pietose " Voce: Karl Esse
In foto, un dipinto realizzato da Karl Esse, circa 30 anni fa...
      W. Shakespeare, da " Amleto - Io schiavo miserabile, e zotico! “ Voce: Karl Esse   
Pietro Aretino - Sonetti lussuriosi - Sonetto II - Voce: Karl Esse                
Giambattista Marino: " Al Sonno " Voce: Karl Esse 
Voi ancora non la vedete ma fuori, nelle mura di casa, è già scritta... EPIGRAFE Nella sua oscura dimora dimenticato Re spira ... Karl Esse EPIGRAFE - Voce e testo: Karl Esse 
In foto, un dipinto realizzato da Karl Esse, circa 30 anni fa...  
... e se un giorno tu dovessi diventare altro che bellezza invecchiassi come tutte se persino ti mancasse il volto e la bocca dal corpo tuo magico uscirebbe comunque quell' acuto infinito sarei innamorato di te come sempre saresti la sola melodia soffio eterno anima mia. Karl Esse                                             “ ... e se un giorno “ - Voce e testo: Karl Esse
" Anticipare, stare avanti, esporsi ..." Karl Esse Nella foto, opera di Gianfranco Mancini, Karl Esse e il suo famoso Libro/oggetto di zinco, dei primi anni 80.
Evgheni Evtushenko, da “ Sono Gagarin, il figlio della terra “ Voce: Karl Esse   
LA MORTE SUICIDATA Stamani la morte stanca di sopravvivere all' ostinata vita di Karl Esse s'è suicidata ne danno il triste annuncio la moglie Estinzione i figli Decesso e Dipartita. Karl Essse