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Visualizzazione dei post da ottobre, 2016
MI BASTA QUELLA CROCE -  Testo e voce di Sergio Carlacchiani MI BASTA QUELLA CROCE Sulla soglia il sole mi guarda m'interroga non rispondo guardo gli uccelli vorrebbero portarmi in alto con loro sopra le macerie per adesso no non è tempo di resurrezione mi basta quella croce scorta da lontano sopra i monti imbiancati di neve. Sergio Carlacchiani  sergio-carlacchiani.blogspot.com 
Non posso non ricordare , nel giorno della sua dipartita, un grandissimo uomo di teatro... "Io vulesse truvà pace" di Eduardo de Filippo  Interpreta Sergio Carlacchiani
30 ottobre 2016 Terremoto Marche,  nuova scossa fortissima alle 7.41.  Magnitudo 6.5 … inermi attendiamo per paura bestemmiamo insieme preghiamo ci appelliamo ai santi alle madonne ai cristi ognuno il suo dovrebbero proteggerci siamo soli in compagnia di un destino crudele che dicono naturale che non vogliamo come case forti affratellati resistevamo colpo su colpo ormai sulla terra maligna anche noi cadiamo siamo a pezzi come pietre campanili chiese dalla polvere ogni volta un’apparizione sogniamo che ci venga incontro ci prenda per mano… Sergio Carlacchiani
POETESSA DI STRAORDINARIO TALENTO, PURTROPPO, COME SPESSO ACCADE, CHI HA TROPPA SENSIBILITÀ, IL MALE DI VIVERE, RAPISCE ... Il 27 ottobre di 20 anni fa moriva suicida a Lecce Claudia Ruggeri (1967 - 1996). Chi scrive poesia oggi sa quanto è importante leggere questa poetessa che con un montalismo di fondo ripropone una metafisica dell'oggetto aprendo davanti al lettore un percorso impervio sia cognitivo che esistenziale. L'esclusione dalla vita è testimoniata dall'unica forma in cui la vita è pur sempre testimoniata; un linguaggio aspro, "difficile" totalmente personale che ratifica un abbandono già presente alla nascita. La sua è una lirica colta, ricca di citazioni e di rimandi sia letterari che filosofici i quali però sono funzionali alla nevrosi. I versi della Ruggeri hanno innesti di varia genesi: nozioni filosofiche, dialettismi, luoghi comuni, frasi fatte; il tutto in una tessitura armonica anche se non sempre intelligibile. Biso
Caro amico e fratello di questa terra martoriata, avevi proprio ragione tu, a riguardo della natura...     G. Leopardi da DIALOGO DELLA NATURA E DI UN ISLANDESE - Interpreta Sergio Carlacchiani
        Jolanda Insana - PUPARA SONO da Sciarra amara - Interpreta Sergio Carlacchiani     Addio a Jolanda Insana, poetessa ribelle   di Renato Minore È morta nella sua casa romana Jolanda Insana. La poetessa era nata a Messina nel 1937, ma viveva a Roma dal 1968. Insana fu scoperta da Giovanni Raboni nel 1977, anno in cui pubblicò nella collana «Quaderno collettivo della Fenice» (Guanda), la raccolta “Sciarra amara”. Nel 2002 aveva vinto il Viareggio per la poesia con “La stortura (Garzanti). Nel 2007 era stato pubblicato ne “Gli elefanti poesia” della Garzanti l’intera sua opera, con l’aggiunta di un poemetto intitolato “La bestia clandestina”. La Insana si era dedicata alla traduzione di vari classici e autori contemporanei, dal greco e dal latino: Saffo, Plauto, Eurip
Questa è un' opera dipinta da Sergio Carlacchiani,  alla fine di Ottobre del 2016, su plexiglas, vetro e cartone. Misura: 120x 80 circa, la tecnica è mista .  
La nostra vita è disperata contrapposizione all' oblio un ' insensatezza breve nella rappresentazione naturale dello scorrere delle cose nient' altro. Sergio Carlacchiani
Oggi tutto mi pare valicato Il mio cuore oggi non è altro che un battito di nostalgia (G. Ungaretti, Oggi) Sergio Carlacchiani interpreta OGGI di Giuseppe Ungaretti  
Sergio Carlacchiani legge di Stefano Benni " Il poeta "
Sergio Carlacchiani interpreta  "Le piccole cose che amo di te"di Stefano Benni
Di Stefano Benni - IO TI AMO -  interpreta Sergio Carlacchiani
Sergio Carlacchiani interpreta : " Epilogo da La tempesta" di William Shakespeare
        Sergio Carlacchiani interpreta                      FORSE IL CUORE di Salvatore Quasimodo
Biografia d'artista Sono corpo parola silenzio gesto continuato sono nato intrecciato sciolto alternato cresciuto alfabeto di segni e sogni costruito con flessibile allegria nostalgia di essere nato vivo morto e risvegliato poeta totale socilamente utile negli accenti nelle invenzioni scomode costruite nella povertà non voluta donata da famiglia turbata obbligata da reali condizioni di vita di un tempo diverso a verso ne ho fatto poesia e follia continuando a cercare di appartenere al mondo come tramite diretto tra testo e fruitore sull'altare dell'amore perso lavorando ai confini della parola rivalutando valori ritmici e timbrici con una bocca collocata dietro una finestra prigione ai bordi del mondo della pittura sperimentando forme modelli strumenti tecniche impure invenzioni risoluzioni normali tali e reali e suggestive iperboliche insolite riducendo la direzione in segni e sogni iconici semantici visivi a solo dire evo care parole ricondotte ai suoi
   LUIGI FERRARA  Dedicato a TOOTS THIELEMANS   13° Edizione del Festival Internazionale Vita Vita 2016 - Civitanova Marche MC Nella meravigliosa cornice del centro storico di Civitanova Marche.
Piccola mela - Francesco De Gregori  Lettura teatrale Sergio Carlacchiani
chiedo aiuto ai poeti del resto non so che dire non so quel che dico ho rotto con l'umanità con gli specchi inerme fisso il mio brutto ombelico. Sergio Carlacchiani Post scriptum “ Del mio amore, ho timore ... " ODIO LA LUCE di Emil’evic Mandel’štam    
TESFAY MEHARI, cantante eritreo. Ha scritto questi versi per sua moglie. Mare, dentro di te sta il mio amore. Hai preso la sua anima e il suo cuore. Mare, riportala a riva, fammi parlare di nuovo con lei. Cercala ovunque, trovala, fallo per me. Mare riportami l'amore della mia anima Insieme ai suoi compagni pellegrini di questo destino. Creature del mare, siete voi gli unici testimoni di questa storia E allora ditemi: quali sono state le sue ultime parole prima di partire? Mare! Non sei tu il mare? E allora rispondimi! " Mare, dentro di te sta il mio amore " di TESFAY MEHARI - Interpreta: Sergio Carlacchiani     
Sergio Carlacchiani "oltraggia" "Oltranza oltraggio" di Andrea Zanzotto
G. D'Annunzio, da " Il fuoco - Che guardi? Disse ella... " Interpreta Sergio Carlacchiani