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SE TI RIFIUTI DI SUONARE

Non si accorda più con me
non ne vuol più sapere
il pianoforte dell'anima
si rifiuta di suonare
me lo ha comunicato sbuffando
come fosse un organo dimenticato
"soffro di solitudine
sono malinconico
confuso
lo vuoi capire? "
I tasti induriti
svuotati
come se l'avesse rubato
violentato
fatto suo
questa assurda discoteca di mondo
gli dico:
" È una sciocchezza intollerabile
abbandonarsi al silenzio del caos
ma come?
E poi perché?
Una viltà da parte tua
che non mi sarei mai aspettato!
Non ricordi quanto dolore?
Non lo abbiamo lenito insieme?"
" Esistenza non corrisponde a coerenza"
mi risponde sopra un lago di lacrime...
E allora grido
grido sempre più forte:
"Cosa vuoi dire?
Non ti sento!
Dai un senso a questo flagellante silenzio!
Suona
Suona perdio! "
Tutto dentro è così assurdo
una lenta tortura che non si fa capire
fredde e desolate le stanze del corpo
nemmeno la polvere resta in aria
di quell'antico coraggio musicale
gli spartiti i topi ne hanno fatto pasto feroce
come salvare la bellezza dall' estinzione?
Nulla m'appartiene più
imbarbarirà persino l'aria
la civiltà perirà
come respirare senza te
come vivere senza poesia
senza il profumo della tua voce.

 Karl Esse

SE TI RIFIUTI DI SUONARE - Testo e voce di Karl Esse alias Sergio Carlacchiani

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