Tanti anni fa affrontai questo capolavoro in uno spettacolo dedicato al grande poeta toscano, non ritrovai più quella buona interpretazione... Da allora ho avuto sempre un gran timore di affrontarlo di nuovo... Non credevo di farcela... Quest'oggi ci ho voluto riprovare, a me sembra buona, a voi come vi sembra? Ditemi sinceramente... Giosuè Carducci - ALLA STAZIONE in una mattina d'autunno - Voce di Karl Esse ALLA STAZIONE in una mattina d'autunno O h quei fanali come s’inseguono accidïosi là dietro gli alberi, tra i rami stillanti di pioggia sbadigliando la luce su ’l fango! Flebile, acuta, stridula fischia la vaporiera da presso. Plumbeo il cielo e il mattino d’autunno come un grande fantasma n’è intorno. Dove e a che move questa, che affrettasi a’ carri foschi, ravvolta e tacita gente? a che ignoti dolori o tormenti di speme lontana? Tu pur pensosa, Lidia, la tessera al secco taglio dài de la guardia, e a