NON SONO PADRONE
Non sono mai stato padrone di me stesso
né tantomeno di mia moglie di mio figlio
di mia madre di mio padre di mia sorella
non lo sono del mio amore
non lo sono stato del dolore
di quella lontana gioia che mi sorrideva
della noia che mi chiudeva la gola
non sono mai stato padrone della parola
che sfugge ma consola
non lo sarò mai degli animali
dei loro splendidi cuori
delle piante dei fiori
non lo sarò dell'aria
nemmeno d'uno starnuto
forse dopo la vita
sarò padrone del nulla
un istante prima della morte
quando aprendomi le porte
mi darà il benvenuto.
né tantomeno di mia moglie di mio figlio
di mia madre di mio padre di mia sorella
non lo sono del mio amore
non lo sono stato del dolore
di quella lontana gioia che mi sorrideva
della noia che mi chiudeva la gola
non sono mai stato padrone della parola
che sfugge ma consola
non lo sarò mai degli animali
dei loro splendidi cuori
delle piante dei fiori
non lo sarò dell'aria
nemmeno d'uno starnuto
forse dopo la vita
sarò padrone del nulla
un istante prima della morte
quando aprendomi le porte
mi darà il benvenuto.
Sergio Carlacchiani
NON SONO PADRONE - Testo e voce di Sergio Carlacchiani
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