DICO DI ME ...
Quando ero ragazzino
mi spaventava l'ignoranza
m'intimidiva la cultura
oggi non mangio più carne
preferisco il pesce e la verdura
non sono più bello
tendo alla vecchiaia
sono innamorato
smarrito nella vita
vado in palestra
guardo la partita
non corro
non credo
non ci vedo più
vado su e giù
con l'auto
con la pericolosa moto
guardo l'orizzonte
scruto l'ignoto
amando la poesia
ascolto la mia voce
traduce il nulla e il tutto
sono frutto di mia madre
mi son fatto da sé
perché non lo saprò mai
sbagliai tanto allora
forse per disistima
tenace più di prima
lavoro su me tanto
sento accanto
la morte
stessa sorte degli altri
chiudo porte e finestre
i rapporti vicini e lontani
attendo facendo
ascoltando i miagolii dei gatti
l'abbaiare dei cani
osservo
leggo e scrivo
vivo
ho paura degli insetti
dei Padreterni
soprattutto umani.
mi spaventava l'ignoranza
m'intimidiva la cultura
oggi non mangio più carne
preferisco il pesce e la verdura
non sono più bello
tendo alla vecchiaia
sono innamorato
smarrito nella vita
vado in palestra
guardo la partita
non corro
non credo
non ci vedo più
vado su e giù
con l'auto
con la pericolosa moto
guardo l'orizzonte
scruto l'ignoto
amando la poesia
ascolto la mia voce
traduce il nulla e il tutto
sono frutto di mia madre
mi son fatto da sé
perché non lo saprò mai
sbagliai tanto allora
forse per disistima
tenace più di prima
lavoro su me tanto
sento accanto
la morte
stessa sorte degli altri
chiudo porte e finestre
i rapporti vicini e lontani
attendo facendo
ascoltando i miagolii dei gatti
l'abbaiare dei cani
osservo
leggo e scrivo
vivo
ho paura degli insetti
dei Padreterni
soprattutto umani.
Sergio Carlacchiani
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